DAL LIBRO "CHI è L'ASINO?IO!" UNA PAGINA SPECIALE DEDICATA ALLE VOSTRE STORIE

La nostra raccolta di storie di asinelli

Raccogliamo storie simpatiche, divertenti, dolci e a lieto fine sui vostri amIci asini, condividi anche la tua!

storie di asinelli

Storie di asinelli: manda anche la tua!

Dal nostro nuovo libro didattico per bambini “Chi è l’asino?Io!” una pagina dedicata alle vostre storie sul mondo degli asini!

Condividi anche la tua storia, in modo che i bambini possano divertirsi a scoprirne sempre di nuove!

Manda la tua storia all’email artegreenit@gmail.com con una bella foto e noi la pubblicheremo su questa pagina!

GLI ASINI DI “SI PUò FARE COOP.”

ARABELLA E STELLA

Questa è Arabella e la sua piccola Stella nata in alpeggio quest’anno. Verso l’una di notte abbiamo sentito un raglio acuto, Arabella aveva partorito la sua piccola e tutto il branco era vicino a lei.

Il branco si è avvicinato solo dopo che Arabella aveva partorito , lei è la capo branco. Osservavano ma non si avvicinavo, in segno di rispetto, anche se incuriositi sulla presenza del nuovo membro del gruppo.

Nelle settimane successive la mamma asina (eravamo in alpeggio) si teneva a distanza dal resto del branco e poi gradualmente ha introdotto la piccola nel branco.

La piccola Stella era molto incuriosita del resto egli asini e si aggirava intorno a loro scalciando .

STORIE DI ASINELLI

GASTONE

Ecco l’asino GASTONE nel momento in cui con destrezza ha sciolto il nodo della longhina per liberare la sua amica ARABELLA a cui il pareggiatore Daniele stava sistemando gli zoccoli…Gastone è nato nella nostra azienda agricola e fin da subito si è dimostrato un asinello molto anarchico ma anche molto affettuoso!

 Lui sceglie i punti per uscire dai recinti perché è un asino molto coraggioso e si porta appresso tutto il resto del branco (tutti e 18)… Gastone però non si tira mai indietro quando c’è da portare qualche bimbo sul suo dorso o farsi fare le coccole…

STORIE DI ASINELLI

MARTINO

L’asino MARTINO è arrivato nella nostra fattoria sociale perché i vicini di casa avevano chiamato le forze dell’ordine per il ruo ragliare…

Il suo proprietario era davvero dispiaciuto per dover lasciare il suo amico asino ..lo ha portato da noi ma tutte le volte che lo viene a trovare si commuove e Martino lo saluta con lunghi ragli!!!

Simona di “Si può fare cooperativa”

SITO WEB: https://sipuofarecoop.org/

GLI   ASINELLI   DELL’ALPE   MALORA

C’era una volta o forse c’è ancora una strana e sempre più rara passione che lega alcune persone agli animali  in genere ma particolarmente agli  animali che più sentiamo nostri, questa passione ti entra nell’anima fin da bambino poi la vita e le circostanze ti portano al di fuori e lontano di tutto questo.

Ma come nelle più belle favole un giorno, quando i capelli e i baffi cominciano a diventare bianchi, quando ti senti chiamare nonno si presenta inaspettata la possibilità di fare finalmente quello che in fondo hai sempre desiderato fare ,e allora sali a piedi anche con la neve fresca all’Alpe dell’amico Antonio dove vive in serena libertà un gruppo di asinelli , che adesso ti riconosce e ti viene incontro e tu gli dai il pane e le carote , li accarezzi e a un certo punto gli parli pure e sembra quasi che ti capiscono e che vogliano risponderti anzi sicuramente con il loro animo puro ti capiscono certamente

Fantasia di un bambino cresciuto, non credo ma ricordi di un tempo che fu e che troppi hanno dimenticato o non vogliono più ricordare.

La passione ritorna in te come quando eri ragazzino e allora la fai la pazzia e uno di questi asinelli lo porti a casa per poterlo vedere e parlargli tutti giorni, a sessantanni capisci tante cose e ti ritrovi finalmente nella tua vera dimensione e al diavolo tutto …..faccio davvero quello che mi piace.

Grazie asinelli del Malora che possiate vivere felici sulle nostre montagne a lungo

 Alegar  il  Silvio

-Silvio Da Riva

storie di asinelli

LIMÓN E MAGGIO

Vorrei raccontare la vera storia di un asinello rifiutato e maltrattato dai genitori asini. Che viene ceduto urgentemente per salvargli la vita.

E arriva dove ci sono alcuni mucchi 🐄🐄

L’asinello è fragile, piccolo, spaventato e disorientato. Vorrebbe avvicinarsi ai mucchi ma una, quella tutta bianca, ha uno sguardo torvo…Poi c’è l’altro bianco e nero. Si chiama Maggio e ha la stessa età.

Maggio è cucciolo, fortunato e curioso. Vede l’asinello tremolante e dice “Datelo a me il bellino!!”

E il “bellino” stupito si  avvicinò al mucco cercando tepore e conforto.

Questa è la storia di un toro che fa da mammo a un asinello. È la storia vera e bellissima dell’amore incondizionato e immenso tra un “mucco” e un asinello”.

Un toro che ha adottato un asino. Un asino di nome Limón che vive d’amore per un toro, il suo mammo.

-Patrizia Lugaresi

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BOUNTY: L’ASINO CHE VOLEVA IMPARARE 

Sono nato in in una piccola stalla di legno e quando ho aperto per la prima volta i miei grandi occhi ho visto la mia mamma, non mi assomiglia molto, lei è molto più scura, ma inizia sin da subito a leccarmi premurosamente.

Il tempo passa velocemente, e vedo uno strano bipede dall’aria esaltata.

Giulia, si chiama Giulia, è lei che si prende cura di noi.

È felice, lo vedo, a quanto pare era venuta a vedere se fossi nato.

Sin da subito dimostrai di essere un gran corridore, era l’inizio di settembre e le foglie colorate cadevano pian piano, annunciando l’arrivo della stagione fredda.

Eppure c’ero io a scaldare i loro cuori.

Le stagioni passarono, i mesi scorsero veloci, io amavo correre con il vento primaverile.

Un giorno vidi arrivare Giulia con uno strano aggeggio da mettere sul muso, lei lo chiamava cavezza.

Mah, non che mi piacesse inizialmente farmi mettere quella specie di museruola colorata e brillantinata, ma poi capii che non era pericoloso.

Non lo era, perché se Giulia lo teneva in mano e me lo proponeva, non mi avrebbe mai fatto male.

Con occhi grandi e curiosi come quando sono nato, andavamo in giro per il paese, uno di fianco all’altro, passeggiavamo tranquilli, sotto il sole, con il vento che sferzava sui nostri musi e il rumore delle foglie sotto ai nostri passi.

Quando siamo in stalla, la maggior parte delle attenzioni sono per me, forse perchè sono l’ultimo arrivato? Amo i baci che solleticano il mio morbido muso, le carezze tra le orecchie, ma soprattutto i biscottini.

Stagione per stagione, cresco e cresce la nostra amicizia.

So che vedrò ancora molte stagioni passare, le foglie cadere, la neve posarsi, i fiori sbocciare e il sole baciarmi il muso.

Voglio calcare con i miei zoccoli la terra, l’asfalto, le foglie, i prati verdi e ricolmi di fiori, voglio vivere ciò che la vita mi ha donato, perchè so che non tutti gli animali hanno avuto la mia fortuna e voglio vivere un po’ anche per loro, che non hanno potuto.

Giulia Debernardi

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NAPOLEONE

Eri già nel mio cuore. Non sapevo come sarebbe stato. Non avevo la minima idea di un colore, di una grandezza, di una morbidezza e tanto meno di un odore ma se chiudevo gli occhi sapevo e ti avrei riconosciuto.. Eri già nel mio Cuore. Attenta guardai quel video, 1minuto e 9 secondi e si che ti riconobbi.. Eri già nel mio Cuore. Privo di ogni dignità rimasta aspettavi che lassù un Angelo venisse a prenderti. Non sapevi che l’Angelo eri tu. Arrivasti, sperduto e spaventato, ti annusai e pensai: ma se gli Angeli hanno un profumo non può che essere questo!! . Eri già nel mio Cuore

Napoleone 5 anni

Maschio, Tobiano, intero.

Non prenderlo è mal ridotto, non ce la farà.

Spenderai tanti soldi per niente, piuttosto fatti una vacanza. Non ti aiuterà nessuno, è solo un asino

No Signora non ce la farà…

I valori del sangue si son stabilizzati. Comincia a reagire. Niente più muco, la febbre è scesa.

La laminite sta passando,lo zoccolo sta crescendo. Le bruciature da pioggia si stanno rimarginando, vede il pelo sta crescendo.. Di che cosa hai bisogno? Chiedicelo ti aiuteremo.

Una coperta calda . La cuciremo su misura con il nostro Amore. Un tetto ben siliconato, lo sigilleremo come le sue ferite. Una stalla solida è calda, la costruiremo come la nostra Amicizia.

Eri già nel mio era già nel vostro cuore.

Che odore ha un asino? Ha l’odore degli Angeli…

-Nathalie Tamburo

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PINOCCHIO

La nostra storia con Pinocchio inzia nel 2018 quando io ed il mio compagno arrivammo quasi per caso nel maneggio in cui si trovava. In questo posto pieno di cavalli meravigliosi, lui veniva spesso tenuto in disparte, secondo quella che è la consolidata usanza di credere che un asino sia meno capace di un cavallo.

Io invece mi innamorai di lui a prima vista e piano piano iniziai ad instaurare un rapporto di rispetto e fiducia. E di questo dopo neanche molto tempo fui ripagata: Pinocchio infatti non ragliava più solamente quando stava per arrivare il cibo, ma ragliava anche per salutarmi ogni volta che io arrivavo al maneggio. 

Dopo circa un anno ci siamo dovuti trasferire per esigenze di lavoro e quindi abbiamo dovuto lasciare il nostro amato asinello tutto solo.

Finché un giorno Danilo il mio compagno scoprì che il proprietario di Pinocchio lo voleva vendere, allora lo contattò subito e senza dirmi nulla lo andò a prendere e lo portò a casa con sè facendomi una sopresa… proprio nel giorno del mio compleanno!

Da quel giorno io e Pinocchio siamo diventati inseparabili, viene sempre coccolato ed è diventato la mascotte del maneggio dove lavoriamo ora.

-Roberta Caserta

THT – TROTTA HORSE TRAINING

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Gli asini dell’ASSOCIAZIONE DONKEYSCIOTTE

STANI

Nacqui in una fattoria grande grande e passai i primi mesi insieme alla mamma, bevevo il suo latte.

Avevo un’amica che veniva spesso a trovarmi e mi coccolava. Un giorno mi ritrovai in una stanza strana, più piccola della mia stalla… e camminava! Non so quanto tempo tempo sono stato lì ma mi sono annoiato tanto, così una volta uscito, ho iniziato a correre dalla felicità per tutto il campo! Non era lo stesso posto di prima, questo era più grande e verde e c’erano tanti bambini e adulti a sorridermi, salutarmi e coccolarmi. Vidi la mia amica umana e capii di essere arrivato a casa.

Curiosità su Stani:

Adora bere l’acqua del rubinetto appena messa nel secchio. E’ un attore eccellente, infatti sa inscenare perfettamente la parte di un asinello affamato anche dopo aver mangiato.

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TITANO E GENZIANA

Io mi ricordo che mi sentivo sempre più debole, i miei fratellini non mi lasciavano mangiare e io sono troppo timido per insistere. Avevo fame ed ero sempre stanco, volevo passare le mie giornate sdraiato a terra e dormire. Un giorno vennero a trovarmi i miei amici umani, Manuela e Giuseppe e iniziarono a chiamare altri umani. Io non capivo e sinceramente mi dava anche un po’ fastidio avere tutte quelle visite improvvise. Volevo essere lasciato in pace. Ma gli amici ci aiutano anche quando non vogliamo, io l’ho capito dopo. Fui isolato dagli altri asinelli perché troppo debole e avevo un secchio pieno di cibo invitante solo per me e notavo che i miei amici restavano sempre volentieri a farmi compagnia, ma io non ne volevo sapere.

storie di asinelli

Mi svegliai un giorno insieme ad una nuova sorellina, lei era così curiosa di conoscermi e mi stava sempre vicino. Non mi permetteva di dormire più del dovuto perché voleva pascolare insieme a me e guai a dire “altri 5 minuti!” che mi sbatteva gli zoccoli sul terreno così forte che sembrava un terremoto. Non mi sono sentito più solo e ho riacquistato fiducia in me stesso.

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Curiosità su Titano:

É il più curioso del gruppo e non si vergogna di infilare il suo musone dentro le auto per controllare cosa ci sia. E’ l’unico che mangia la carruba. Per via del suo essere tanto magrolino e anche molto scoordinato nel muoversi.

Curiosità su Genziana:

Unica femmina del gruppo. Prova sempre a rubare un po’ di pappa dal secchio di Titano perché ne è golosissima. Ama essere in ordine infatti mantiene il suo mantello più in ordine degli altri ma meglio non sentirla ragliare, d’altronde non tutti siamo cantanti.

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UN ASINO PER AMICO

Adesso viviamo tutti e tre insieme e siamo davvero felici. Ci piace pascolare liberi in un grande prato verde pianeggiante e di tanto in tanto ci intrufoliamo nel giardino dei vicini, giusto per un saluto. Facciamo amicizia con molti bambini che si divertono e giocare e scoprire il mondo con noi.

LA STORIA DI COCCO

Cocco è arrivato qualche anno fa al maneggio dove abbiamo i nostri due cavalli perché troppo vecchietto per il suo ex padrone.

Al maneggio avrebbe dovuto fare un po’ da baby-sitter ai bimbi che venivano a passare i pomeriggi estivi con i pony.

Purtroppo, ai bimbi l’asino non piacque tanto e nessuno lo voleva montare, al massimo qualche carezza, anche se a lui i bambini piacevano (e piacciono) tantissimo.

Piano piano venne messo “dietro” nel suo paddock, lontano dai visitatori.

La prima volta che lo abbiamo visto il mio bambino ne rimase subito folgorato. perché Cocco, oltre ad essere veramente bello, sin da subito ha dimostrato una dolcezza infinita con lui.

Quando andavamo al maneggio il mio bimbo non resisteva e correva subito da Cocco. Si faceva fare di tutto da lui e alla fine solo Leo lo poteva montare a pelo e nel maneggio.

Con l’arrivo dell’estate e del caldo ci rendemmo conto che le zampe di Cocco venivano aggredite dai parassiti, rendendole un disastro. Purtroppo nessuno aveva il tempo per curarlo.

Anche se non era nostro ormai gli volevamo talmente bene che decidemmo di passare tutto il tempo possibile a trovare una cura e una soluzione. Leo per primo gli lavava le zampe e gli faceva coraggio quando avevamo da medicargliele.

Alla fine abbiamo vinto noi, i parassiti furono debellati e Cocco era tornato a camminare tranquillamente.

Da allora tra l’asinello e Leo è diventato un legame indissolubile:  Cocco si è fatto sellare e esce sempre con noi in passeggiata e vive in simbiosi con i suoi due amici cavalli. Con il maschio gioca come fossero due bimbi, con la femmina meno, ma perchè lei è di indole “stizzosa”.

Quest’anno finalmente è diventato ufficialmente nostro, anzi di Leo, con tanto di fiocco rosso.

Speedy Bike

STORIE DI ASINELLI

GLI ASINI DI ASINO FELICE

 

LA MULA MORA

Mora è una mula che ho trovato l’anno scorso in un prato di montagna, non stava bene, me ne innamorai e decisi di aiutarla a stare meglio.

Scoprii che aiutava una famiglia di allevatori per portare dei carichi in alpeggio e che nel tempo avevano chiuso attività e con il lock down nessun veterinario e pareggiatore le fece più visita e nessun altro si sarebbe preso cura di una mula anziana e con problemi di salute.

La portai a casa con me, non è stato facile perchè spesso non riusciva ad alzarsi e a masticare e dovevamo provvedere noi a metterla in piedi, ma ora a distanza di un anno e mezzo è più indipendente, si alza da sola, corre, mangia le sue pappe per anziani, ha energia e forza da vendere, nonostante abbia 40 anni e i suoi problemi di salute con cui lei ha imparato a convivere.

Prendersi cura di un mulo anziano richiede tempo, denaro, sacrifici e preoccupazioni ma non mi pentirò mai di averla presa, perchè è un’ottima amica e gli amici non si abbandonano mai.

STORIE DI ASINELLI MULO

CHIOBBE DEI FRATI

 

Asino razza amiata passaporto verde iscritto principale

18 anni di bontà. Non ho mai conosciuto un asino così buono, socievole e calmo.

Nato in un giorno di pioggia sul monte amiata da un antico allevamento di valorizzazione della razza Amiata viene acquistato da alcuni appassionati di asini e all’età di 18 anni arriva nel nostro centro in cerca di casa. Come fare a non innamorarsi di quei due grandi occhioni, quelle zebrature negli arti ben marcate d’estate e quel suo raglio sussurrato che ti arriva dritto al cuore? Chiobbe dei Frati, nato in Toscana, ora rimarrai con noi in Piemonte e condivideremo assieme mille avventure 🙂

STORIE DI ASINELLI

CHARLIE

Charlie è iscritto alla razza romagnolo.

E’ un ex asino da corsa, ama stare in mezzo alla gente, correre e fare tante passeggiate. Difatti la peculiarità dell’asino romagnolo è quella che riesce a mantenere un trotto veloce per lunghe distanze.

Charlie è un asino di una bontà estrema, se lo si cavalca o si attacca un calesse è felice perchè può andare alla velocità che vuole, si annoia invece a camminare lentamente a passo d’uomo.

 

STORIE DI ASINELLI

GIORGIETTO

Giorgietto asino iscritto romagnolo.

Si divertiva a prendere a morsi la faccia delle persone ed era quindi pericolosissimo. 

Gli asini non sono cattivi, ma quando li baciamo sul muso loro pensano che li abbiamo morsi e pian piano potrebbero iniziare a farlo con noi. 

Anche dare cibo dalle mani gli insegna a mordere. Una gestione corretta tutti i giorni previene questi problemi. Il nostro caro Giorgietto ora non morde più ed è un asino molto socievole!

storie di asinelli

HORUS – ASINO PANTESCO

Horus è un asino iscritto a registro genealogico razza Pantesco, 18 anni, è il 74°esimo asino della sua razza che è una razza reliquia che conta meno di 100 capi in tutto il mondo.

Horus è un asino stallone di 18 anni ed è stato recuperato da una situazione difficile nel 2016 in Piemonte.

Horus al suo ritrovo viveva di notte legato a una catena e alimentato a pane (molto dannoso per la sua salute), mentre di giorno veniva trascinato, sempre con la catena al collo, con un trattore per raggiungere le zone di pascolo.

Si è mostrato fin da subito molto impaurito dall’uomo, al punto da stressarsi al solo contatto umano, poi nei corso dei mesi, con la riabilitazione psicologica effettuata dai nostri tecnici, si è mostrato un asino dal carattere molto dolce e sensibile, con enormi potenzialità.

A causa dell’errata alimentazione a pane e erba i suoi zoccoli erano rotti e storti e ci è voluto un intero anno per raddrizzarli e rinforzarli.

Ora Horus è in salute ed è felice con i compagni di branco e grazie alle rieducazione e l’addestramento etologico, viaggia in tutta Italia per dimostrazioni di ambio per rivalutare la razza ed esibizioni di doma dolce.

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LISA MABILIA

Sito web:www.asinofelice.com

ASINI LA GINESTRA – JESOLO

LA MIA PASSIONE PER GLI ASINI

 

Questa è la storia di un amore a prima vista.
Mi trovavo nel sud della Spagna per un progetto di riforestazione, quindi per far tornare rigogliosa una zona ormai secca e desertica piantando tanti alberi. Un bel pomeriggio un mio amico mi fece una proposta interessante: fare una passeggiata in compagnia di uno degli asini della struttura che ci ospitava.
Théo era un asinello dal mantello baio, che se ne stava tranquillo nel suo recinto, e ci guardava avvicinare.
Scavalcammo il recinto e lui ci venne incontro curioso. Dopo averlo accarezzato lentamente sul pelo folto e morbido del collo, gli facemmo indossare delicatamente la sua capezza verde, e una volta agganciata la longhina sotto il muso, aprimmo il cancello e lui ci seguì di buon grado.
Può sembrare strano, ma non avevo mai avuto a che fare con questi animali prima di allora.

Ci avviammo oltre le colline rocciose e ci inoltrammo lungo alcuni sentieri appena segnati tra la vegetazione rada e secca del deserto di Tabernas.
Bastarono pochi passi camminando fianco a fianco con questo asino che una nuova sensazione cominciò a farsi strada in me.

In quell’istante è nata la magia. Tutto sembrava un dipinto perfetto.
Ammiravo i colori della terra arida e chiara che si stagliava contro un cielo blu scuro, plumbeo di nubi cariche di pioggia in rapido avvicinamento. Vicino a lui mi sentivo come una viandante alla ventura d’altri tempi.

L’asino era felice ed elettrizzato di essere finalmente libero di esplorare territori e profumi nuovi.

Io imparai a camminare seguendo il suo ritmo, a prestare attenzione a ciò che lui osservava, riportandomi in contatto con la natura e con me stessa, coi miei pensieri e le mie emozioni.

Mi sentivo felice e in pace. Sentivo di aver trovato nell’asino un nuovo amico empatico e sensibile.

Così una volta tornata in Italia iniziai a informarmi, a studiare e a fare corsi di formazione. Desideravo far scoprire a sempre più persone quanto speciale fosse l’asino.

Adesso sono una conoscitrice professionista di questo splendido animale e meravigliosa creatura.  Mi da molta soddisfazione aiutare gli altri ad abbandonando pregiudizi negativi, favorendo la nascita di un rapporto nuovo con l’asino basato sulla fiducia e il rispetto.

STORIE DI ASINELLI

Chiara Montagner di Asini La Ginestra – Jesolo

ASINOLOGY – LA SCIENZA DEGLI ASINI

NINA E PIPPI

 

La storia di Nina (mamma asinella) e Pippi ha avuto inizio quando ci hanno chiesto di accogliere un’asina gravida, perché il proprietario era molto anziano e con problemi di salute invalidanti. Potevamo forse restare sordi a questa richiesta d’aiuto? Così Nina è entrata a far parte della truppa di Asinology; lei, così timida e riservata, per i primi tre mesi non si faceva neppure toccare… poi un giorno inaspettatamente sfioró la mano di chi le dava da mangiare, e da quel momento tutto cambiò, tanto che quando nacque Pippi permise subito di avvicinare la puledrina. La piccola fu una vera sorpresa, per il suo particolare mantello pezzato, che lasciò tutti a bocca aperta, affascinati da quelle macchie. E non fu difficile capire il perchè una volta capito chi era il padre! Praticamente una fotocopia…

STORIE DI ASINELLE

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